La Fabbrica Alta viene progettata nel 1862-63 dall’architetto belga Auguste Vivroux. Le sue dimensioni sono imponenti ed in ciascuno dei suoi sei piani (cinque più un sottotetto) si svolge una fase specifica della lavorazione della lana (cardatura, filatura, spolatura, ritorcitura, tessitura e rammendatura).
Da fine anni ’60 hanno inizio la dismissione ed il progetto per riconvertire l’area in cui si trova la Fabbrica (area Lanerossi) e renderla fruibile alla città. Nel 1966 -1967 infatti, il ciclo produttivo viene spostato in zona industriale e la Fabbrica Alta viene svuotata dai macchinari e utilizzata per impieghi amministrativi.
La consapevolezza che tale area dismessa offrisse però eccezionali potenzialità per la rivitalizzazione del territorio apre la via ad una più approfondita considerazione sul suo utilizzo.
Comincia quindi sul finire degli anni ‘70 il fenomeno di riappropriazione storico-culturale-identitaria dell’area Lanerossi. Nel 1978 lo Studio di Ingegneria C.P.C di Padova viene incaricato di redigere uno studio sullo stato degli edifici della zona e nel 1979 l’Amministrazione Comunale bandisce il Concorso internazionale di idee, per stabilire come utilizzare gli edifici. Successivamente la Fabbrica viene acquisita (1987) dal gruppo Marzotto con tutta l’Area Lanerossi e i vari stabilimenti produttivi. Da quel tempo l’edificio è inutilizzato, salvo per avvenimenti sporadici ed occasionali.
Risale invece al 1990 l’approvazione del “Piano Particolareggiato per il recupero dell’area”, che viene urbanisticamente classificata come Centro Storico. Nel 2006 viene il nuovo assetto del “Piano di Recupero per l’area ex Lanerossi ed altri” firmato da Gregotti Associati International, con un intervento di urbanizzazione del valore complessivo di oltre 16 milioni di euro. Nel nuovo Piano di Recupero vengono conservati e destinati ad uso pubblico la Fabbrica Alta, la centrale idroelettrica Umberto I e la centrale termoelettrica, entrambe del 1920 e l’edificio “ex assortissaggio”, fabbricato industriale del 1960 che ospita l’Archivio Storico Lanerossi. Parallelamente si è andato definendo il Piano di Fattibilità “Fondazione Altafabbrica”. Il progetto inizia nel 2004, quando la Pubblica amministrazione dà l’incarico per la definizione di “un progetto per un modello di gestione con finalità culturali ed ipotesi di utilizzo di strutture comunali”. Nel progetto la Fabbrica Alta diviene uno spazio espositivo, provvisoriamente denominato Euromuseo (dedicato a mostre di opere provenienti da musei europei), un museo storico digitale e laboratorio di ricerca ed uno spazio espositivo rotativo destinato a mostre del Museo dell’Industria, nonché uno spazio per incontri e dibattiti. Nel maggio 2013 la Fabbrica Alta viene infine ceduta al Comune assieme alla centrale termica, alla centrale idroelettrica Umberto I, all’edificio ex assortissaggio ed al vicino Giardino Jacquard.