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TOP - Teatri Off Padova

LAVORO SOPRA LAVORO

Lavoro Sopra Lavoro” è un progetto di laboratori di “Narrazioni Teatrali Site-Specific” volte a narrare e valorizzare la Fabbrica Alta tra passato, presente e futuro, attraverso le storie raccolte e prodotte dagli attori del laboratorio. Il percorso nasce dall’esigenza di restituire un luogo storico inutilizzato e riconnettersi con esso.

Il progetto è ideato dal Laboratorio di Management dell’Arte e della Cultura dell’Università Ca‘ Foscari di Venezia e TOP Teatri Off Padova, all’interno del progetto di formazione regionale FSE Dedalus; in collaborazione con il Comune di Schio, il Comitato Tecnico Scientifico per la rigenerazione della Fabbrica Alta e la Fondazione Teatro Civico.

“Non si restaura il corpo della Fabbrica se prima non si è capito quale anima può avere”

TOP – TEATRI OFF PADOVA

TOP – Teatri Off Padova è una società cooperativa d’impresa sociale nata nell’aprile 2014 che riunisce tre realtà teatrali off di Padova:

  • Talea Teatro (già Teatrocontinuo)
  • Teatro Popolare di Ricerca
  • Amistad Teatro

La cooperativa TOP si prefigge di coordinare e valorizzare l’offerta teatrale di Padova attraverso il coinvolgimento di nuovo e vecchio pubblico agli spettacoli, la creazione di nuove opportunità di lavoro per giovani creativi, l’utilizzo di nuove strategie di comunicazione e fundraising. TOP nasce dalla volontà di rispondere alla situazione attuale con una proposta nuova e chiara a tutti i tipi di pubblico. Tra le motivazioni principali per cui è nata la rete c’è la volontà di unire le forze, le competenze e le diverse specificità di ciascuno, ideando progetti nuovi e innovativi e sviluppando anche azioni di comunicazione e promozioni comuni e più incisive.

La cooperativa si occupa di corsi di teatro per bambini, ragazzi e adulti; progetti per la scuola; organizzazioni di rassegne ed eventi, progetti per il sociale, affitto di spazi teatrali e molto altro.

LAVORO SOPRA LAVORO

17 giugno 2017 – Fabbrica Alta

Attraverso contributi personali e documenti d’archivio, 10 attori hanno creato un percorso drammaturgico dando vita ai personaggi che hanno abitato la Fabbrica, incontrando lo spettatore. In scena Davide Dal Pra, Simone Guerra, Vlad Bekk, Emma Abdelkerim, Stefano Rizzi, Stefano Campanari, Giovanna Milan, Manuela Carretta e Laura Mondin.

LAVORO SOPRA LAVORO – SPAZIO TRASFIGURATO

28 ottobre 2017 – Fabbrica Alta

Il gruppo di artisti che nella prima edizione, partendo dalle suggestioni trasmesse dal luogo senza volerlo modificare, ha parlato di Fabbrica Alta attraverso la creazione e il racconto di storie passate, presenti e future in questa seconda sessione di lavoro ha provato invece a intervenire nello spazio, trasformandolo con allestimenti creati ad hoc e con l’ausilio dell’illuminazione artistica (light design).
Uno spazio, perciò, questa volta trasfigurato, passando per la conoscenza architettonica dello stesso e concependolo come “palcoscenico totale”.

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HIGH RISE

L’arte contemporanea può essere un “motore di creatività” utile a dare un vantaggio competitivo alle PMI venete?

L’installazione sonora High Rise, che ha inaugurato la riapertura di Fabbrica Alta, è parte del progetto Artificare, che ha portato in alcune imprese venete altrettanti figure poliedriche, attivando delle vere e proprie residenze artistiche nelle e con le aziende stesse.

High Rise è composto di sei tubi in alluminio (uno per ogni piano dell’edificio), sospesi orizzontalmente dal soffitto, che vanno a creare una lunga linea prospettica centrale nell’intento di sviluppare orizzontalmente la Fabbrica Alta. All’interno dei tubi ci sono degli altoparlanti che emettono onde sonore intonate sulle frequenze armoniche di risonanza dell’edificio, così da creare non solo visivamente, ma anche acusticamente, una percezione spaziale di Fabbrica Alta.

  • Esposizione: dal 23 settembre al 15 ottobre presso la Fabbrica Alta

ARTIFICARE

Il progetto di ricerca Art&Business dell’Università Ca’ Foscari e Università Iuav di Venezia ha portato per un anno in sette aziende venete altrettanti artisti per lo sviluppo di un progetto artistico condiviso. Il progetto ha attivato collaborazioni sperimentali che hanno dato risultati differenziati ma comunque utile a gettare nuova luce sul rapporto tra arte e impresa.

Gli artisti hanno lavorato come “action-researchers” con l’obiettivo di trasferire in azienda valori e codici artistici, quali il carattere simbolico dell’opera d’arte, la peculiarità processuale del lavoro artistico, i principi di libertà di espressione e autonomia, l’imprevedibilità dei risultati, il paradosso e l’ironia.

Artisti coinvolti: Valentina Furian, Michele Spanghero, Alfred Agostinelli, Andreco, Francesco Mattuzzi e i collettivi artistici Blauer Hase e Gli Impresari.