DGR 718/2018
F A B R I C A L T R A
Rigenerazione culturale di spazi industriali per l'innovazione sociale
IL PROGETTO
Continua nelle Fabbrica Alta, luogo simbolo di Schio, il percorso rigenerativo culturale già precedentemente promosso dal Comune di Schio assieme alla Fondazione Teatro Civico, con il coordinamento scientifico del Laboratorio di management dell’arte e della cultura dell’Università Cà Foscari di Venezia.
Il progetto “Fabricaltra” intende lavorare sul tema dell’innovazione sociale in chiave di rigenerazione territoriale nell’area della prima industrializzazione veneta legata al settore tessile.
L’iniziativa progettuale già concretizzatasi in un programma di attività culturali/artistiche site-specific continua a portare avanti l’obiettivo di lavorare sulla visibilità dell’edificio, sulla rielaborazione di una memoria condivisa, sulla verifica di nuovi scenari di riutilizzo/non riutilizzo consapevole, attraverso un percorso di riappropriazione del sito in qualità di bene pubblico, supportato da strumenti legati a pratiche artistiche, installazioni audio e video, narrazione teatrale.
La finalità è quella di proseguire il percorso di rigenerazione culturale di Fabbrica Alta, con il coinvolgimento in residenza di artisti di livello internazionale attorno a cui attivare iniziative di formazione e animazione del ricco tessuto associativo socio-culturale già operante sul territorio.
Nuovi gli attori in campo per lavorare sulla visibilità dell’edificio, affinché lo spazio della Fabbrica diventi un luogo da vivere, di cui riappropriarsi e in cui rielaborare una memoria storica collettiva che sia stimolo per il futuro e non cristallizzazione del passato.
“Non si restaura il corpo della Fabbrica se prima non si è capito quale anima potrà avere”
La Fabbrica Alta di Schio: un edificio da tempo non più in uso.
La sua attività produttiva è ferma da ormai 50 anni. La sua imponenza e la sua dimensione spiccano ancora, come un fuori scala nel tessuto urbano di Schio, ricordando che lì è successo qualcosa di importante: l’edificio è un simbolo… ma di cosa?
Ora che si sta spegnendo l’eco delle azioni e delle attività passate ed anche le testimonianze dirette cominciano a venire meno, sfuma anche la conoscenza ed il significato del manufatto nel quadro della cultura e dell’identità cittadina. Nello stesso tempo un timore quasi sacrale impedisce di immaginarne un futuro altro, in cui la fabbrica torni ad avere un ruolo attivo nella vita della città, non solo una quinta muta di sfondo. “Un luogo che porta impressi come rughe i segni della memoria” – come scrisse Gabriele Vacis in riferimento al recupero del Teatro Civico di Schio – ma ancora un Luogo, di cui riappropriarsi e in cui un po’ alla volta generare nuovo valore.